L'arte del pizzaiolo è patrimonio dell'umanità UNESCO

C'è grande felicità per il riconoscimento ottenuto da parte dell'UNESCO di inserire l'arte del pizzaiolo napoletano come patrimonio dell'umanità. 

E' stato unanime il voto positivo del Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco, che per l'occasione si è riunito in Corea del Sud, dando fine a negoziati iniziati nel 2010.

Nella relazione  finale del Comitato possiamo leggere: «il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere è un indiscutibile patrimonio culturale»

«Una grande soddisfazione per tutti» ha detto Salvatore de Rinaldi, maestro pizzaiolo - «erano anni che aspettavamo questo riconoscimento di una tradizione antica che rappresenta la creatività del popolo napoletano».

Napoli già festeggia, ma il giorno nella proclamazione finale sarà il 9 dicembre, in ogni caso dopo il voto del Comitato è impossibile ripensarci e quindi fioccano le manifestazioni di gioia; congratulazioni sono arrivate dal sindaco Luigi de Magistris: «Riconoscimento storico: grazie ai pizzaioli napoletani, che vivono ed operano a Napoli e in tutto il mondo, grazie a tutti quelli che hanno firmato per questa petizione. È il segno della potenza di Napoli attraverso la sua arte, la sua cultura, le sue tradizioni, le sue radici,la sua creatività, la sua fantasia. Una grande vittoria per Napoli e per la pizza napoletana».

Per l’Italia si tratta del 58esimo “Bene tutelato”, il nono in Campania che finalmente si vede riconoscere uno dei piatti più famosi e apprezzati in tutto il mondo soprattutto grazie anche al lungo e paziente lavoro dell'AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana).

L'AVPN inizia il suo lavoro di diffusione e tutela della tradizione partenopea nel lontano 1984, quando il pizzaiolo era ancora considerato un lavoro umile e di scarso rilievo; con gli anni la pizza e i pizzaioli sono entrati nel mondo del food e del gourmet grazie alla netta demarcazione tra la pizza napoletana e i tanti altri prodotti simili diffusi in tutto il mondo.

L'AVPN, di cui Salvatore de Rinaldi è maestro pizzaiolo e consulente fin dai primi anni, si impegna per far sì che le pizzerie associate possano presentare un prodotto ai propri clienti che rispecchi la tradizione napoletana a partire dalla scelta delle materie prime e delle attrezzature da lavoro, fino ad arrivare alla cottura e la presentazione nel piatto.

Inizia oggi una nuova epoca per i pizzaioli napoletani che finalmente vedono riconoscersi la propria maestria e tutela di un'antica e nobile tradizione, dalle origini popolari e universali.